ALLEGATO 1 Le mie quindici Regole d’oro

         

Ho cercato di riassumere le regole fondamentali che possono aiutare nell’affrontare un caso di “sofferenza mentale”, qualunque sia la sua origine:

1.      Capire il più possibile da dove ha origine il problema: è un problema psicodepressivo, è una degenerazione organica (Demenza) o ha un’altra origine? (vedi Post "Informarsi, studiare, imparare" e Post "Problema psicologico o neurologico?").

2.      Una volta capito l’origine del problema, imparare sull’argomento il più possibile (vedi Post "Informarsi, studiare, imparare").

3.      Non rimanere isolati, ricorrere alle Associazioni che si occupano del vostro problema (vedi Post "La risalita").

4.      Sentire più di un parere medico per vedere se c’è corrispondenza.

5.      Prediligere Farmaci a parità di efficacia con il minor impatto come effetti collaterali (vedi Post "Il ruolo dei Farmaci").

6.      Evitare il più possibile le cosidette “dosi da cavallo”e i Farmaci di vecchia generazione (vedi Post "L'odissea dei ricoveri").

7.      Costruire prima possibile il Team che sarà la vostra “squadra vincente” (vedi Post "La squadra vincente").

8.      Evitare il più possibile i ricoveri ospedalieri (vedi Post "L'odissea dei ricoveri").

9.      In casi di estrema gravità, prediligere ricoveri ospedalieri in Strutture di provata esperienza e capacità e non di brevi periodi (vedi Post "La risalita").

10.  Monitorare costantemente la situazione e i progressi, modulando di conseguenza il percorso terapeutico (vedi Post "La squadra vincente").

11.  Imparare i vostri Diritti di ammalato (vedi Post "Cosa vi serve e dove trovarlo").

12.  Pretendere dal Sistema Sanitario il rispetto dei vostri Diritti (vedi Post "La svolta").

13.  Mai abbattersi il percorso è pieno d’insuccessi.

14.  Una volta usciti dal tunnel, non mollare totalmente la presa, continuare ad informasi sulle novità scientifiche e mantenersi vigili per affrontare possibili momenti di crisi futuri (vedi Post "Ma allora si può guarire?").

15.  Sfruttare al massimo le strutture che sono a disposizione nel territorio, anche se sono mal organizzate.