PREFAZIONE





 Non è mia intenzione mettere in discussione l’utilità e, purtroppo, la necessità della Psichiatria, se fatta con coscienza e professionalità, ma voglio raccontare la mia esperienza che, mio malgrado, mi ha fatto conoscere questo ambiente, con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni.



L’obiettivo di questo mio racconto è spiegare quello che un utente qualsiasi è costretto ad affrontare quando ha la sfortuna di imbattersi con “ La Malattia Mentale” sua o di un suo caro.

Alla fine del percorso (anche se non si può mai dire finito) ho capito un concetto importantissimo: se si vuole avere la speranza di raggiungere un obiettivo positivo si deve sempre tener presente il proverbio “Chi fa per se, fa per tre”, questo motto mi ha permesso di giungere a migliori risultati con le mie sole forze.

Oltre alle mie disavventure, voglio raccontare anche cosa mi ha aiutato, nel difficile percorso del recupero dell’equilibrio mentale di una persona a me molto cara…mia madre.

La speranza è che le informazioni che scriverò, possano essere un valido aiuto orientativo per chi si trova o si troverà ad affrontare situazioni simili alla mia.



Nei post seguenti non solo racconterò i fatti accaduti, ma affronterò anche le soluzioni da me adottate e risultate poi vincenti, anche quelle che spesso mi hanno allontanato dal raggiungimento dell’obiettivo, al fine di presentare un panoramica completa.


Alcuni termini che troverete in questo mio racconto o negli allegati informativi potranno risultare sconosciuti a molti di voi, per renderne più facile la comprensione troverete alla fine un “Glossario” nel quale ho inserito la spiegazione della maggior parte di questi.
Dovrete comunque tener sempre presente, che le considerazioni e le riflessioni che scriverò sono personali e tarate sul mio caso e sulle mie esperienze, quindi non sanciscono la “verità in assoluto”.
Non pretendo quindi di dare formule magiche, ma solo indicazioni, che si basano sul mio vissuto, dico questo perché citerò fatti che identificano anche strutture ospedaliere e Corpo Medico.
Altri potrebbero contestare ciò che racconterò ed esprimere giudizi nettamente opposti, ecco perché insisto nel dire che il mio vissuto non può e non deve essere considerato come la “verità in assoluto”.
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